Un itinerario interessante che si snoda tra i sentieri del Parco del Conero, tra i suoi angoli più segreti e misteriosi, è quello che conduce alle antiche Grotte Romane, alle incisioni rupestri e all’antico eremo di San Pietro al Conero. E’ un percorso ricco di testimonianze di vita vissuta sul monte che ha visto succedersi nel corso dei millenni civiltà e culture, ognuna delle quali ha lasciato impressi segni indelebili, oggi a disposizione dell’escursionista che voglia scoprire il Parco in un’ottica non soltanto naturalistica. E’ un bellissimo anello che oltre a storia ed emozioni regala tratti panoramici che raggiungono la fascia costiera adriatica del centro Italia dal Parco naturale del Colle San Bartolo guardando verso Nord, fino al Parco Nazionale dei Monti Sibillini verso Ovest, al Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga e a quello della Maiella volgendo lo sguardo verso Sud. L’ itinerario si chiama TRAVERSATA DEL CONERO e di seguito trascrivo le indicazioni per percorrerlo e informazioni utili.
Tempo di percorrenza: ore 4 – Difficoltà: facile
Percorribilità: a piedi, a cavallo, con mountain-byke dal Poggio fino all’ex Monastero di S.Pietro, da qui fino a Fonte d’Olio percorribile solamente a piedi.
Ambiente: il monte Conero in tutto il suo splendore, attraverso tutti i paesaggi più belli del parco, all’interno della zona di riserva naturale. Ottimi i punti panoramici sulla costa e sulla zona collinare interna ed appenninica.
Vegetazione: bosco misto di caducifoglie (roverella , carpino nero, acero napoletano) macchia mediterranea termofila (leccio, corbezzolo), rimboschimenti (pino d’aleppo, pino nero d’Austria, cipresso), ex coltivi. Nel sotto bosco ricche fioriture di primule, ciclamini; abbondanza di pungitopo e presenza di orchidee.
Osservazioni faunistiche: eccezionale presenza avifaunistica con passeriformi di bosco e di macchia (cincia mora, rampichino, crociere), picchio rosso maggiore. Pian Grande è un ottimo punto di osservazione durante il passo migratorio primaverile di uccelli rapaci (falco pecchiaiolo, falco cuculo, falco pescatore e biancone). Per quanto riguarda i mammiferi, qui vivono il tasso e la faina, tra i rettili frequente è l’incontro con il ramarro. Gli ex coltivi e le zone marginali del bosco sono gli ambienti preferiti dalle farfalle (cedronella, vanessa, atalanta).
Note: ex Monastero di S. Pietro al Conero (1038), grotta del Mortarolo
Itinerario: si parte dall’abitato del Poggio Sant’Antonio sul Iato sinistro del bar Dubbini.
Il sentiero sale in una zona con parecchi arbusti, alla sommità vi è un interessante vista sul Trave. Dopo I’attraversamento di un tratto boschivo si raggiunge in un’ora circa Pian Grande. Sulla sinistra si può vedere la Baia di Portonovo. Ripreso il sentiero principale, dopo aver attraversato un ulteriore boschetto al bivio segnalato si prende la direzione sinistra e si giunge ai Piani di Raggetti. Qui bisogna scegliere tra due direzioni: con la prima si prosegue sulla strada grande, mentre con la seconda si sale a sinistra costeggiando la “Casa Lucignani ” e poi si arriva alla strada asfaltata. Si può visitare la cripta della Chiesa di S.Pietro ed i ruderi del Monastero. Possibilità di ristorarsi.
Il sentiero prosegue con un bosco di latifoglie fino ad uno spiazzo con un basamento in muratura. Si va a sinistra costeggiando una zona a picco sul mare dove troviamo esempi di macchia mediterranea, e si arriva su una strada più larga con un punto di osservazione caratteristico: il Belvedere sud con vista sugli scogli delle Due Sorelle. Continuando si scende in una zona con case e poi si prende la strada comunale per Fonte d’Olio e quindi si arriva alla strada provinciale.
Per tornare al punto di partenza ci si può servire dei mezzi pubblici.
DEVIAZIONE 1A (Belvedere Nord)
Tempo di percorrenza: ore 0,50
Difficoltà: facile
Percorribilità: solamente a piedi
Ambiente: Riserva naturale
Si percorre il sentiero N. 1 fino a Pian Grande fino ad arrivare ad un incrocio di 4 strade, qui si prende a sinistra, si sale nel bosco fino ad arrivare ad uno spiazzo detto Belvedere Nord (non facile da trovare) da cui si può vedere la costa da Portonovo verso Nord.
Si sale prendendo la strada asfaltata fino a raggiungere l’ex Convento dei Camaldolesi.
DEVIAZIONE 1B (Incisioni rupestri)
Tempo di percorrenza: ore 0;20
Il Blog di Cristina