Numana Città delle tartarughe, denominazione curiosa per un posto di vacanza in Adriatico non dite? Di sicuro solletica la curiosità non solo dei più piccoli, perché uno spettacolo come quello del rilascio delle testuggini in mare è inusuale e straordinario. Ebbene si, a Numana in estate succede anche questo e si può arrivare preparati, consultando i giorni dedicati alla cerimonia, riportati sul sito del comune di Numana. Come si è arrivati ad essere ‘la città delle tartarughe? La storia è questa: dal 2001 la cittadina rivierasca ha iniziato un programma di collaborazione con la Fondazione Cetacea per il soccorso delle tartarughe marine fino ad essere accettata quale luogo eletto nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic Net-Cet, volto alla salvaguardia di specie protette in difficoltà. Questo progetto transfrontaliero evidenzia l’eccellenza e l’esperienza di Numana in tale direzione quindi, nell’ambito del Net-Cet si è deciso di realizzare in uno dei tratti di costa più belli della Riviera del Conero, un’area di riabilitazione o pre-rilascio detta La caletta delle tartarughe. Questo è il luogo dove si svolge la riabilitazione, l’ultima fase delle cure. In precedenza infatti vengono curate presso l’Ospedale delle Tartarughe di Riccione, il più importante dell’Adriatico. Ad esso fanno riferimento la Rete Regionale per la Conservazione delle tartarughe marine delle Marche e la Rete Regionale per la conservazione e la tutela delle tartarughe marine dell’Emilia Romagna. L’ospedale è stato creato ed è gestito da Fondazione Cetacea onlus. A Numana, la Caletta si trova nei pressi della spiaggia dei Frati tra gli stabilimenti Eden Gigli e La Spiaggiola, luogo ideale per tenere sotto osservazione le tartarughe convalescenti in quanto l’acqua è profonda al punto giusto da permettere alle testuggini immersioni. Le poverette in genere vengono trovate ferite dalle eliche delle barche o incastrate in detriti. Amorevolmente curate, passano la convalescenza in Caletta dove numerose sono le specie marine di cui possono nutrirsi, pesci, molluschi, meduse e la visibilità in acqua permette ai volontari di controllare il loro stato. E’ dal porto di Numana che si parte a bordo delle barche dei Traghettatori del Conero, per la spiaggia delle Due Sorelle dove avviene il rilascio.
Il Blog di Cristina