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Portonovo: mare, natura, storia e Moscioli…uno spettacolare concentrato di Bellezza

Portonovo è uno dei punti di forza del Parco e della Riviera del Conero perché, in area protetta, incanta con spiagge bianche, acqua limpida, trasparente e cristallina, monumenti sparsi e laghi, il tutto fuso con una natura che dà vita ad un paesaggio fiabesco. Portonovo si trova a circa 10 minuti da Ancona e 15 dalla Riviera, passando per quella che i locali chiamano ‘la strada del Monte’, cioè la provinciale 1 del Conero. La deviazione che porta a valle si vede subito essendo segnalata da una rotatoria fiorita ad un certo punto della SP1. Una discesa tutte curve approda a questo angolo di paradiso, non prima di aver la possibilità di ammirare dall’alto un panorama incredibile che si affaccia sulla baia. In estate è consigliabile lasciare l’auto a monte in un parcheggio scambiatore e prendere la navetta che scende con regolarità. Dalla Riviera del Conero si raggiunge altresì con escursioni organizzate da Numana e Marcelli (info. 071 9330612). Caratterizzata da sassi bianchi levigati, la baia di Portonovo  a tratti è libera e a tratti attrezzata. Vi insistono una varietà di ristoranti di pesce con terrazza sul mare e tavoli in spiaggia. Nei menù non mancano i piatti a base di Moscioli, Presidio Slow Food. Sono le cozze o mitili selvaggi, quelli che si riproducono naturalmente e vivono attaccati agli scogli sommersi della costa del Conero in alcuni punti precisi, tra cui il Trave (a Portonovo). Si pensi che la pesca di cozze selvatiche è limitata a pochissimi tratti di costa, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Camminando dal lato dello stabilimento La capannina, passando sotto la recinzione della Chiesa romanica Santa Maria di Portonovo, si arriva alla spiaggia della Vela, [...]

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    Sulle meravigliose spiagge del Conero sventola fiera la Bandiera Blu

Sulle meravigliose spiagge del Conero sventola fiera la Bandiera Blu

Siete indecisi sulla località da prediligere per trascorrere le vacanze? Scegliere è facile, seguite il colore delle Bandiere e non prenderete delusioni. La garanzia di trovare un mare splendido e comuni virtuosi in materia di sostenibilità ve la danno le Bandiere Blu (perché ci sono anche quelle Verdi, Arancioni… ), il prestigioso riconoscimento che la FEE, Foundation for Environmental Education, assegna nel periodo estivo ai tratti di mare degni di nota, in base a pratiche virtuose dei comuni che li gestiscono, ovvero certifica la qualità delle acque e dei servizi. Se siete dei buongustai quindi, arriverete inevitabilmente sul Conero dove di vessilli Blu (e non solo quelli) ne sventolano in abbondanza. Si pensi che nel 2017, quattro nella provincia di Ancona sono rientrate tra le 17 località promosse con la Bandiera Blu nella regione Marche, che si è classificata al terzo posto in Italia. E nello specifico del Conero ogni anno è festa, perché a Sirolo sventolano ininterrottamente da 24 anni e a Numana da 18. Altresì lo splendido mare di Portonovo è tra i premiati. Per saperne di più, la Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato annualmente in 49 paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale e riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale per l’educazione ambientale e l’educazione allo sviluppo sostenibile. Bandiera Blu è un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. L’ obiettivo principale è di indirizzare la politica di gestione locale di numerose [...]

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    La Traversata del Conero : itinerario tra gli angoli più misteriosi del Parco

La Traversata del Conero : itinerario tra gli angoli più misteriosi del Parco

Un itinerario interessante che si snoda tra i sentieri del Parco del Conero, tra i suoi angoli più segreti e misteriosi, è quello che conduce alle antiche Grotte Romane, alle incisioni rupestri e all’antico eremo di San Pietro al Conero. E’ un percorso ricco di testimonianze di vita vissuta sul monte che ha visto succedersi nel corso dei millenni civiltà e culture, ognuna delle quali ha lasciato impressi segni indelebili, oggi a disposizione dell’escursionista che voglia scoprire il Parco in un’ottica non soltanto naturalistica. E’ un bellissimo anello che oltre a storia ed emozioni regala tratti panoramici che raggiungono la fascia costiera adriatica del centro Italia dal Parco naturale del Colle San Bartolo guardando verso Nord, fino al Parco Nazionale dei Monti Sibillini verso Ovest, al Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga e a quello della Maiella volgendo lo sguardo verso Sud. L’ itinerario si chiama TRAVERSATA DEL CONERO e di seguito trascrivo le indicazioni per percorrerlo e informazioni utili.

Tempo di percorrenza: ore 4 – Difficoltà: facile
Percorribilità: a piedi, a cavallo, con mountain-byke dal Poggio fino all’ex Monastero di S.Pietro, da qui fino a Fonte d’Olio percorribile solamente a piedi.
Ambiente: il monte Conero in tutto il suo splendore, attraverso tutti i paesaggi più belli del parco, all’interno della zona di riserva naturale. Ottimi i punti panoramici sulla costa e sulla zona collinare interna ed appenninica.
Vegetazione: bosco misto di caducifoglie (roverella , carpino nero, acero napoletano) macchia mediterranea termofila (leccio, corbezzolo), rimboschimenti (pino d’aleppo, pino nero d’Austria, cipresso), ex coltivi. Nel sotto bosco ricche fioriture di primule, ciclamini; abbondanza di pungitopo e presenza di orchidee.
Osservazioni faunistiche: eccezionale presenza avifaunistica con passeriformi di bosco e di macchia (cincia mora, [...]

Parco del Conero, spettacolo della natura

Quando parlo del Conero amo sottolineare che in questa parte di Marche c’è uno dei parchi più belli della regione: il Parco Naturale del Conero. Difficile a parole descrivere tanta intensità e raccontare questo dono della natura, principale attrattiva turistica della zona. Quindi, cosa aspetta a chi varca i suoi confini? Rocce che precipitano sul mare, spiagge da sogno, tesori culturali e calde atmosfere, nel Parco del Conero immediata è la sensazione di trovarsi in un posto meraviglioso dove madre natura si è divertita a dipingere un capolavoro. Di 6011 ettari, è stato istituito nel 1987 per tutelare una grande ricchezza e varietà di flora, fauna e la sua storia. Numerose sono le specie botaniche, oltre 1000 e una variegata fauna vi trova casa, come è giusto che sia. Perché questa è un’area protetta, lo si tenga bene a mente! Da sapere poi, che è punto privilegiato di migrazione rapaci, frequentato dagli amanti del birdwatching. Storicamente è stato approdo nel IV sec. A. C. dei Greci che hanno risalito le coste meridionali in cerca di città da fondare. Nel Conero i Dori hanno gettato le ancore e fissato la dimora, chiamando Komaros (corbezzolo) il promontorio ed Ancon (gomito) la sua curva settentrionale. La presenza dell’uomo, accertata a partire da almeno 100.000 anni fa, ha lasciato numerose testimonianze relative, in particolare, al popolo dei Piceni (IX-III sec. a.C.). Il punto più alto del Parco la gente del posto lo chiama affettuosamente il Monte. Dall’alto dei suoi 572 metri guarda il mare e le cittadine che si trovano al suo interno, Ancona, Camerano, Numana e Sirolo. Originatosi a seguito di una lunga azione di sedimentazione marina iniziata nel Giurassico, il Monte Conero è emerso nel Pliocene, [...]

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